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I primi dati ufficiali parlano di raddoppio abbondante delle presenze, nella seconda giornata di corse per purosangue a Maia, rispetto al dato di pubblico della stessa giornata nel 2022.  Una folla entusiasta ha gremito le due tribune, anche il “meteo” è stato clemente regalando una ideale giornata fresca di sole fra le nubi e le corse hanno fatto spettacolo.  La prova per 3 anni debuttanti sulle siepi potrebbe addirittura aver laureato il prospetto di un campione: tale l’impressione lasciata da Kenzo du Chenet, autore alla prima esperienza in pista della vita, di una prestazione di rara potenza che, unita al modello imponente e ad un pedigree francese da ostacolista d.o.c. , accende speranze su questo sauro portacolori di Josef Aichner allenato da Josef Vana Jr e portato al traguardo da Josef Bartos. Bene al posto d’onore Territorial  Waters, saltatrice già ben addestrata, nelle mani di Gaetano Volpe per Paolo Favero. E bene al terzo posto anche  l’altro esponente di Aichner, Luciosevero.

Il grande mestiere di Jan Falktejsek lo ha reso interprete ideale di Red Coral, 4 anni di Jiri Charvat, nella prova in  siepi dedicata a Pietro Santoni e di White Wood del Roessl Team nel cross Premio Sergio Giorgi. Gabriele Agus è stato perfetto pilota della femmina Natris, per Remo Romano, nell’handicap per siepisti. Fra i gentlemen e le amazzoni in piano, Maia saluta il ritorno al traguardo di due “nomi” di protagonisti di valore delle prove di categoria: Claudia Wendel ha ripresentato alla grande (con Jurg Langmeier e Giuliano Rota, il team Adel) e montato con fiducia in avanti il qualitativo Villabate sui 1500 metri, Simone Vitabile  ha impostato esatto schema all’attesa e allungo con Berenson, di Devis Cescon, sui 2200 metri.